29 Maggio 2021 – Con Don Romano Vescovi – In aiuto alla Chiesa che soffre

2021-05-24_10h36_40Non siamo soli. I santi e i martiri sono amici veri che il Signore ci dona, perché ci accompagnino nel cammino della vita, intercedendo per noi. Così è il Beato Rolando, che, con la sua testimonianza di fede, ci invita a tenere fisso lo sguardo su Gesù.
Sabato 29 maggio, giorno della Festa liturgica del Beato Rolando, il ricordo del seminarista avverrà in modo speciale presso la Pieve di San Valentino (Via Rontano 7, Castellarano RE), dove il suo corpo è sepolto e venerato. Qui, alle ore 18,30, Don Romano Vescovi celebrerà la Santa Messa prefestiva. In questa occasione sono previste la benedizione dell’Olio di Rolando, per i fedeli presenti che lo desiderano, e la colletta per i cristiani perseguitati nel Burkina Faso. Prima della Messa, alle ore 18,00, la recita del Santo Rosario. (A fianco il volantino di invito che si può scaricare e diffondere).

Vicino a noi – Al termine della Santa Messa verrà benedetto e donato, ai fedeli che lo desiderano, l’Olio di Rolando, un “sacramentale” attraverso cui passa la Grazia del Signore, se invocata con fede nella preghiera, chiedendo l’intercessione del Beato. È un modo attraverso cui Rolando ci manifesta, nella comunione dei Santi, la sua contemporaneità e la sua amicizia. Si fa più vicino a noi, affinché possiamo corrispondere con fede all’amore di Gesù e avere conforto in ogni pericolo, paura, malattia, angoscia, dolore e problema della vita.

Un aiuto concreto – La festa liturgica del Beato Rolando è anche festa della libertà religiosa, la prima e fondamentale libertà per ogni uomo. In questa occasione si rinnova la preghiera intensa e l’aiuto concreto per i cristiani perseguitati, ancora oggi, in molte parti del mondo. Quest’anno, in particolare, tutte le offerte raccolte, durante la celebrazione di sabato 29 maggio a San Valentino, serviranno per sostenere il progetto ACS in favore di 18 famiglie di catechisti. Sono profughi che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni e fuggire, dopo un’azione di violenza inaudita da parte dei fondamentalisti islamici.

In fuga dal terrorismo – I fatti sono accaduti nel Burkina Faso, uno dei Paesi più poveri dell’Africa, di cui recentemente si è parlato sui mass media per l’attentato terroristico in cui ha perso la vita il reporter spagnolo David Beriain. Questo tragico fatto è la “punta dell’iceberg” di una violenza di matrice jihadista che ha iniziato a diffondersi in Burkina Faso a partire dal 2015 con un drammatico bilancio: oltre 1200 vittime innocenti e oltre un milione di rifugiati e sfollati interni.
Il 16 febbraio dello scorso anno a Pansi, un villaggio remoto al confine con il Niger, durante la celebrazione di una Santa Messa, sono stati uccisi 24 fedeli e altri sono rimasti feriti. L’attacco ai cristiani di quella piccola comunità è stato rivendicato da Al-Quaeda. Il pericolo di altre imminenti incursioni terroristiche ha costretto alla fuga 18 catechisti, con le relative famiglie, che hanno trovato rifugio nella città di Dori.

Portando con sé la propria fede – Al termine della Santa Messa di sabato 29 maggio ascolteremo una testimonianza di Monsignor Laurent Dabiré, Vescovo di Dori e presidente della Conferenza episcopale del Burkina Faso, in cui si leggono anche queste parole: “Nessuno di noi dal 2015 ha avuto notizie di abbandoni e apostasie. I fedeli fuggono dal terrorismo, a cui non possono resistere, ma conservano la loro fede. Anche quando i terroristi hanno minacciato il popolo, tentando di convertirlo, non hanno avuto successo. La gente è semplicemente fuggita, portando con sé la propria fede”.
L’immagine utilizzata per il volantino di invito alla celebrazione di sabato 29 maggio richiama questa esperienza. Una bambina ha posto un’icona della Vergine Maria sulle macerie e prega con le mani giunte. I terroristi hanno distrutto la sua abitazione, ma la fede è rimasta e sostiene la vita anche in questa drammatica prova.
Il progetto ACS (in collaborazione con la Diocesi di Dori), che verrà sostenuto anche con le offerte raccolte il 29 maggio, vuole ridare la possibilità di una casa, di un lavoro, di un percorso educativo per i figli, a questi cristiani che hanno perso tutto, ma non la fede.
Chi non potrà essere presente può comunque contribuire con bonifico bancario indicando nella causale “Aiuto ai cristiani del Burkina Faso”:
IBAN – IT42G0306909606100000013985 – corrispondenti al conto corrente intestato a Comitato Amici di Rolando Rivi, presso Banca Intesa, Milano.

Festa della libertà religiosa – È stato Papa Francesco, nella lettera apostolica del 21 settembre 2013, che proclama Rolando Beato, a indicare la data del 29 maggio come festa liturgica del seminarista martire. La scelta è motivata dal ricordo del giorno (29 maggio 1945) in cui, a guerra finita, il papà Roberto riportò la salma del figlio a San Valentino, su un biroccio trainato da un cavallo. Poche settimane prima, Rolando era stato rapito da alcuni partigiani comunisti, tenuto prigioniero per tre giorni, insultato, torturato, umiliato e infine ucciso (il 13 aprile 1945) in odio al suo amore per Gesù.
Il popolo di San Valentino andò incontro al papà Roberto in località Montadella. Da qui gli amici portarono a spalla la bara di legno sino alla chiesa, dove tutti si radunarono in preghiera, riconoscendo spontaneamente il giovane seminarista come martire di Cristo.
Fu un momento di lacrime e di dolore, per l’amico più caro perduto, ma anche di segreta letizia per una certezza che la fede faceva fiorire nei cuori: passato attraverso la croce, Rolando è nella gloria dei Santi. Né “la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada” (Rm 8,35) e nemmeno la stessa morte, avevano potuto separarlo dall’abbraccio del suo grande Amico.
Quel giorno le campane della Pieve di San Valentino, silenziate durante la guerra, tornarono a suonare a distesa, e le bandiere dell’Azione Cattolica, proibite durante il Fascismo, tornarono a sventolare pubblicamente. Fu una festa della libertà religiosa, che ogni anno si rinnova su iniziativa del Comitato Amici di Rolando Rivi.

La diretta video – Per chi non può essere presente sabato 29 maggio a San Valentino, l’evento sarà trasmesso in diretta, a partire dalle ore 18,00 con il Santo Rosario  e a seguire dalle ore 18,30 con la Santa Messa, sul canale video degli Amici di Rolando: “Comitato Amici di Rolando Rivi – You Tube”.