Pieve San Valentino

La Pieve

Come conoscere il Beato Rolando Rivi

Chiesa dei Santi Eleucadio e Valentino Martire

La Pieve di San Eleucadio è una delle più antiche della Diocesi di Reggio Emilia. È nominata per la prima volta nell’anno 980, ma la sua fondazione con impianto romanico tra i più belli della provincia risale al VII secolo. Di questo primo periodo [..]

Museo dedicato al Beato Rolando Rivi

Nei locali della Pieve è stato allestito un piccolo Museo dedicato al beato Rolando Rivi. All’interno oltre ad una mostra sulla vita di Rolando, sono esposte alcune reliquie, e altri oggetti legati alla sua vita. [..]

Campo Scout

Il Campo è situato a 300 m s.l.m. in un anfiteatro naturale di grande bellezza sulle colline Reggiane e offre 9 piazzuole per tende da 8 posti, spazi per l’angolo di Squadriglia, una grande piazzuola per la Cambusa, 2 lavelli per la pulizia di batterie [..]

English Version

Visit the English section of the site. Inside you will find all the information to visit the parish church and the places of the life of Rolando. You can also read the biography of Rolando and other material to better understand what it means: “I belong to Jesus”

Beato Rolando Rivi

Seminarista Martire (San Valentino, 7 gennaio 1931 – Monchio, 13 aprile 1945)

“Io sono di Gesù”

Rolando Rivi nasce il 7 gennaio 1931, figlio di contadini cristiani, nella casa del Poggiolo, a San Valentino, nel Comune di Castellarano (Reggio Emilia). Il padre si chiama Roberto Rivi e la madre Albertina Canovi. Ragazzo intelligente e vivace, “il più scatenato nei giochi, il più assorto nella preghiera”, Rolando matura presto un’autentica vocazione al sacerdozio. A soli 11 anni, nel 1942, mentre l’Italia è già in guerra, il ragazzo entra nel seminario di Marola nel Comune di Carpineti (Reggio Emilia) e veste per la prima volta l’abito talare che non lascerà più sino al martirio.

Sito Ufficiale - Rolandorivi.eu

Rolando Rivi ha tanti amici e un gruppo di questi si è costituito in una associazione che da anni si occupa di far conoscere la sua vita.
Per tutte le informazioni su Rolando Rivi vi rimandiamo al sito ufficiale RolandoRivi.eu

Testimonianze

«Una casa di persone dedicate a Dio indica al mondo intero che vale la pena donare la vita a Gesù perché lui l’ha donata a noi» ha detto Camisasca nella sua omelia. «È innanzitutto un grande richiamo attraverso cui Dio raggiunge e provoca le nostre vite». Il vescovo ha ripercorso la vicenda di Rolando, soffermandosi sul fatto che «non ha fatto grandi ragionamenti nella sua mente da bambino. Semplicemente ha guardato le persone e i fatti che costituivano la sua vita. E così, guardando il suo parroco, don Olinto Marzocchini, ha capito che voleva diventare prete, per essere come lui. Guardando i suoi amici e le persone che aveva intorno aveva poi capito che la talare, che indossava da quando era entrato in seminario, era per tutti il segno distintivo della sua appartenenza a Gesù. Per questo l’amava. “Io sono di Gesù” e desidero che tutti lo sappiano e lo vedano. Senza tante parole. Con la gioia della mia vita. Con la fedeltà che il Signore mi ha donato di vivere».

Don Massimo Camisasca

«Cari fratelli e sorelle, ieri, a Modena, è stato proclamato Beato Rolando Rivi, un seminarista di quella terra, l’Emilia, ucciso nel 1945, quando aveva 14 anni, in odio alla sua fede, colpevole solo di indossare la veste talare in quel periodo di violenza scatenata contro il clero, che alzava la voce a condannare in nome di Dio gli eccidi dell’immediato dopoguerra. Ma la fede in Gesù vince lo spirito del mondo! Rendiamo grazie a Dio per questo giovane martire, eroico testimone del Vangelo. E quanti giovani di 14 anni, oggi, hanno davanti agli occhi questo esempio: un giovane coraggioso, che sapeva dove doveva andare, conosceva l’amore di Gesù nel suo cuore e ha dato la vita per Lui. Un bell’esempio per i giovani!» Angelus 6 ottobre 2013

Papa Francesco